Di questi circa 1/4 del totale è presente in forma “Maritata” come si dice in Toscana o più correttamente mista, in quanto vi sono circa 300 piante di olivo che si alternano alla vite, come era tipico vedere una volta in qualsiasi podere della regione, fino agli anni ’70 in cui anche il mondo rurale ormai non poteva tirarsi indietro alla grande rivoluzione e illusione che era il boom economico.
L’impostazione generale del podere posso dire che è rimasta pressochè invariata dalla sua nascita, che risale, secondo fonti certe al 1885, (data che è presente anche nell’etichetta del vino) sia come detto per quanto riguarda la parte agricola, del territorio, sia per quanto riguarda la parte architettonica delle strutture.
Entrando nello specifico della materia vino la produzione si aggira intorno ai 5000-6000 kg di uva totali, che tradotto in altri numeri vuol dire circa 5000 bottiglie per anno, con minimi e massimi più presenti rispetto al passato, a causa delle variazioni estreme, oggi giorno ormai ordinarie delle condizioni metereologiche.
Il prodotto quindi è figlio di chi lo cresce e lo cura e dell’ambiente in cui si sviluppa, quindi oltre che per quantità, le variabili si presentano anche per quanto riguarda le caratteristiche organolettiche e chimiche; spiccate personalità di anno in anno sfumate, sfaccettature che prendono un modesto sopravvento rispetto al range di caratteristiche sempre presenti nel prodotto.
Per questo motivo è stato pensato circa 15 anni fa di ristrutturare il tutto per ricavare poi successivamente un entità a fini agrituristici, con l’intento di trasmettere quest’immagine ad ogni persona di qualsiasi parte del mondo che voglia vedere e conoscere la realtà del territorio.
La nostra filosofia è quindi la stessa ed è sempre presente nella concezione generale di come “mandare avanti” la realtà che in questo tempo ci prestiamo a portare avanti.